Ancora una volta al Nürburgring le qualifiche condizionano la corsa costringendo i piloti del team ad una gara in salita.
Le qualifiche della domenica mattina hanno di fatto segnato l’intera giornata della squadra bergamasca. Il caldo sole che accarezza la pista tedesca non porta fortuna ad entrambe gli equipaggi che piazzano le vetture piuttosto indietro nella griglia di partenza: Spengler fa sua la ventiquattresima piazza mentre Pavlovic è ventisettesimo.
I piloti della compagine italiana sono quindi nuovamente costretti, dopo quella di ieri, ad una gara di recupero. Entrambe gli equipaggi sono autori di una eccellente partenza e di un arrembante primo giro con Spengler che nelle primissime e molto concitate fasi usa ogni centimetro utile (compreso un po’ di prato!) per battagliare. Il primo passaggio sul traguardo è incoraggiante: Spengler diciannovesimo ha recuperato ben cinque posizioni e Pavlovic, ventunesimo, ne ha recuperate ben sei. La safety car, però, è costretta ad un primo breve intervento in pista per rimuovere una vettura dalla sabbia della prima curva ed al restart le Lamborghini del team Bonaldi restano un po’ imbottigliate nel gruppone. In queste condizioni è molto difficile trovare gli spazi per tentare sorpassi e l’errore è dietro l’angolo come purtroppo sperimenta, nel corso dell’ottavo giro, Pavlovic autore di un testacoda all’ultima chichane. Il serbo perde sette posizioni ed è costretto a ricominciare da capo la rimonta. All’apertura della Pit Window per la sosta obbligatoria Spengler occupa la diciannovesima piazza mentre Pavlovic ha recuperato fino alle venticinquesima. Il pilota serbo è il primo tra i due equipaggi a rientrare seguito dopo due giri da Spengler. I pit stop non sono fortunatissimi e al rientro Zonzini paga tre posizioni mentre Kujala ne perde una. Ma entrambe gli equipaggi non si perdono d’animo ed impostano un ritmo regolare e pressante: al giro numero trentuno prima di un nuovo ingresso della Safety car Zonzini è ventesimo mentre Kujala è ventitreesimo. La vettura della direzione gara rientra a poco più di cinque minuti dalla bandiera a scacchi e Zonzini imposta subito un ritmo molto elevato che lo porta ad un piccolo contatto multiplo con Stolz e Tutumlu. Il pilota Sanmarinese ne esce davanti conquistando quindi la sedicesima posizione mentre le altre due vetture sono attardate e anche Kujala guadagna tre posizioni. Sulla bandiera a scacchi, quindi, le Lamborghini Huracán del team bergamasco sono quindi sedicesima e diciannovesima.
Lascia un commento