La gara domenicale riserva un amaro finale con l’esplosione della posteriore sinistra sulla vettura di Kujala nell’ultimo giro.
Una calda giornata estiva accoglie le vetture pronte a scendere in pista per l’intensa attività sportiva odierna nella splendida cornice alpina del Redbull Ring.
La sessione di qualifica mattutina, valida per lo schieramento di gara due, vede protagonisti Milos Pavlovic e Florian Spengler. E’ un turno molto tirato con distacchi davvero molto risicati: ben 23 vetture sono dentro un secondo dalla Pole Position. In questa lotteria i due portacolori del team Bonaldi Motorsport strappano due biglietti sfortunati e, seppur con distacchi di solo 1”170 per Kujala e di 1”303 per Spengler, conquistano rispettivamente solo la ventottesima e la trentunesima piazza.
Le posizioni di partenza arretrate costringono gli equipaggi ad impostare una gara aggressiva e dai ritmi sostenuti, osando fin dalle prime fasi di gara. Il lungo serpentone dello start lanciato procede in modo regolare: al primo passaggio la Lamborghini Huracán di Pavlovic conserva la posizione mentre nella mischia del primo giro Spengler perde una piazza. I due equipaggi, però, cominciano subito a spingere e già nei passaggi successivi guadagnano posizioni transitando, al quarto giro, Pavlovic ventisettesimo e Spengler ventinovesimo. La necessità di recuperare posizioni purtroppo costa però cara al driver tedesco protagonista di un incidente alla Remus Kurve che lo costringe al ritiro nel corso del sesto giro.
Il pilota serbo procede, invece, con sicurezza guadagnando posizione su posizione arrivando stabilmente ad occupare la ventiduesima piazza. Per rafforzare la rimonta gli strateghi del team optano per un pit-stop ritardato che avviene nel corso della tornata numero ventuno. Patrick Kujala sale in auto molto determinato e prosegue il lavoro iniziato dal suo compagno: in pochi passaggi, anche sfruttando magistralmente due Safety Car, risale fino alla quattordicesima posizione. Quando oramai mancava solo l’ultimo giro di gara, è arrivata la doccia fredda: sulla Lamborghini Huracán numero 3 alla fine del rettilineo principale è esploso lo pneumatico posteriore sinistro: inconveniente fotocopia di quello accaduto ieri al compagno di squadra Zonzini. Va così in archivio un week end davvero molto sfortunato per il team bergamasco.
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